venerdì 18 marzo 2011

Politiche per la famiglia


Buongiorno a tutti

Quest’anno, in Maggio, ci saranno le elezioni amministrative nel comune di Palmanova, in cui molti di noi risiedono. Nei prossimi mesi, quindi, possiamo suggerire alle persone che si candidano a fare gli amministratori le cose che, secondo noi, si possono fare per migliorare il “vivere” a Palmanova.

Voglio fare alcune proposte, spinto dalla passione per questi temi che toccano quotidianamente la mia vita. Chiarisco subito, per i lettori che non mi conoscono, che ho una famiglia e 3 figli, sono cattolico, sono nato e vivo a Palmanova. E di tutte queste cose sono orgoglioso. Questa premessa è doverosa, al fine di far capire perché faccio le proposte che illustrerò successivamente.

Viviamo in un periodo in cui la coesione sociale ed il senso di appartenenza alla comunità sono valori non attuali, in cui anche l’istituzione famiglia vive delle difficoltà.
Giusto per citare qualche numero:
in Friuli ci sono circa 555.000 famiglie, di cui:
- il 28% con 1 componente
- il 26 % sono coppie senza figli
- il 38 % ha nel nucleo familiare almeno 1 persona con più di 65 anni
- solo il 23 % ha nel nucleo familiare almeno 1 figlio minore

Nel 2008 in FVG ci sono stati 4089 matrimoni e 2063 separazioni, abbiamo il tasso di natalità più basso d’Italia.

Emerge evidentemente un forte disagio familiare, dovuto ad una serie di cause culturali, sociali ed economiche che non elenco per problemi di tempo e spazio.

Come conseguenza di questa situazione nascono problemi enormi per le persone coinvolte nel dissolvimento di una famiglia, ovviamente principalmente per i figli, su tutti i piani, anche su quello economico. In Italia, il primo motivo per cui un uomo che ha un reddito varca la soglia di povertà, è ciò che accade in conseguenza di una separazione.

Io ritengo che, in tutti i casi, per risolvere i problemi sia necessario partire dalle fondamenta degli stessi, per cui, per affrontare in modo costruttivo i problemi sopra esposti è necessario passare da un rilancio e sostegno della famiglia, che è società naturale, nucleo originario della relazione umana, fondamento e alimento continuo del tessuto sociale.

Allo stesso modo, per recuperare valore alla politica, che secondo me in questo momento sta dando uno spettacolo poco edificante, è necessario ripartire dal buon governo degli elementi di più basso livello, ovvero i comuni (concetto, questo, tanto caro a Beppe Grillo).

Per tenere i piedi per terra, cosa suggerisco ai futuri amministratori di Palmanova ?

Per incentivare l’insediamento di nuove famiglie:
Sostenere e preparare i giovani che intendono formare una famiglia:
1. collaborare alla organizzazione dei corsi di preparazione al matrimonio, sostenendo ed integrando, se necessario, quanto già organizzato dalla parrocchia e proponendoli anche a chi decide di non sposarsi con rito religioso;
2. sostegno economico alle nuove famiglie che decidono di risiedere nel comune di Palmanova: se giovani e, ad esempio, titolari di un mutuo, abbattere, per un periodo di tempo definito, i costi dei servizi erogati dal comune e le imposte locali;
3. Migliorare i servizi di cui le giovani coppie hanno bisogno, descritti nei punti successivi.


Per le famiglie esistenti

1. Sostegno all’organizzazione di un asilo nido che accolga dai 9 mesi di età in poi, ovvero da quando le mamme che hanno un lavoro dipendente terminano il periodo di maternità obbligatoria + facoltativa (attualmente la scuola dell’infanzia parificata accoglie dai 24 mesi);
2. Sostegno alle scuole dell’infanzia, sia statale che parificata, in modo che possano garantire maggiore accoglienza e servizi quali: pre-accoglienza, post-accoglienza, centri estivi per i bambini da 1 anno a 5 anni;
3. Sostegno economico alle famiglie che hanno necessità di fruire dei servizi delle scuole dell’infanzia ma hanno difficoltà a far fronte alle rette relative, collaborando con entrambi gli istituti;
4. Sostegno alla realizzazione del tempo scuola “integrato” alle scuole elementari (primarie) di Palmanova (servizio partito 2 anni fa, non dato lo scorso anno e che viene riproposto quest’anno: ricercare presso l’istituto comprensivo garanzie di continuità e dare supporto per i servizi mensa e trasporti come da necessità;
5. Verifica della richiesta e implementazione di un tempo scuola su 5 giorni anche alle scuole Medie (secondarie di primo grado). Questa richiesta viene da alcuni genitori di Palmanova e dai genitori dei comuni vicini dove il tempo scuola su 5 giorni alla scuola primaria è una realtà consolidata;
6. In generale costruire un rapporto di collaborazione con l’Istituto Comprensivo di Palmanova al fine di erogare migliori servizi, anche integrando le loro attività con le associazioni sportive, musicali, culturali, ecc.. di Palmanova;
7. Richiedere al provveditorato agli studi l’assegnazione all’istituto comprensivo di Palmanova di un dirigente che resti a Palmanova per un periodo di tempo medio lungo e non proseguire con l’assegnazione a persone con incarichi temporanei o a termine: in questo modo il dirigente avrà visibilità sul medio/lungo periodo e sentirà la gestione più “sua”;
8. Verificare la possibilità di avviare delle collaborazioni con le associazioni sportive per integrare servizi ed orari con le scuole (Vedi esempio di altri comuni: le associazioni sportive “prendono” i bambini all’uscita di scuola e li accompagnano ad allenamento, i genitori vanno a prenderli direttamente alla fine dell’allenamento.
9. Verificare la possibilità di effettuare lo stesso tipo di coordinamento con le molte e valide attività svolte dalla Parrocchia e dai gruppi di persone che si muovono in quel contesto (dottrina, oratorio, ecc..);
10. Sostegno alle famiglie con difficoltà economiche ed in generale alle famiglie con figli a carico, indipendentemente dal reddito ISEE, attuando per esempio:
a. Realizzazione di una card per l’applicazione di sconti per acquisti di alimentari ed abbigliamento presso attività commerciali convenzionate residenti nel comune;
b. Introduzione del quoziente familiare che – a differenza dell’ISEE – consideri l’effettivo peso di ogni membro della famiglia nel computo delle aliquote delle imposte locali.
c. Computo delle tariffe dei servizi erogati dal comune improntata ad una progressiva diminuzione delle tariffe stesse al crescere del numero dei componenti familiari.
11. Sostegno agli anziani non autosufficienti, mantenendo e sviluppando i servizi di assistenza domiciliare e consegna pasti a domicilio già esistenti
12. Sostegno alle famiglie con anziani e/o persone non autosufficienti anche sostenendo lo sviluppo di associazioni per l’assistenza diurna a queste persone, in modo da permettere ai parenti di proseguire l’attività lavorativa;
13. Sostegno alle persone indigenti, mantenendo ed implementando il servizio di distribuzione gratuita dei pasti già esistente, collaborando con le associazioni di volontariato che già si occupano della raccolta e distribuzione di generi di prima necessità (alimentari e vestiario), nonché verifica delle necessità delle persone assistite da queste associazioni ma che non si sono rivolte all’amministrazione comunale;
14. Attuare iniziative per sostenere la stabilità e arginare la crisi della famiglia tra cui percorsi di formazione per fidanzati e giovani coppie, corsi di supporto alla genitorialità, servizi di consulenza e conciliazione coniugale e mediazione familiare, sostegno all’adozione e all’affido (alcune cose, anche di elevato valore, vengono già fatte).
15. Sostegno allo sviluppo di reti e/o associazioni di famiglie (gruppi di acquisto, tagesmutter, ecc…)

In generale seguire i criteri di sviluppo dei servizi tipici delle aree residenziali , per esempio, delle città svizzere e tedesche, in cui la qualità della vita è garantita dall’elevato standard ed affidabilità dei servizi.
Inoltre, portare nuove famiglie a vivere a Palmanova avrà come conseguenza anche lo sviluppo delle attività economiche della città.

Sviluppo della comunità di Palmanova:

1. Incentivazione allo sviluppo del senso di appartenenza alla comunità di Palmanova (di Palmanova, non di dentro le mura, di Sottoselva, di Jalmicco, ecc…) attraverso il sostegno ad iniziative che coinvolgano tutti i residenti del comune ed incentivino la collaborazione delle tante associazioni di volontariato presenti;
2. Realizzazione di merchandising su Palmanova (magliette, calendari, ecc..) da vendere all’ufficio turistico ma anche da regalare ai ragazzi delle scuole in occasione di particolari manifestazioni, Anche una maglietta può creare senso di appartenenza.
3. Incentivazione alla collaborazione fra associazioni che si occupano di tematiche simili o complementari, al fine di unire le forze per ottenere risultati migliori;
4. Sostegno alle associazioni sportive, in particolar modo per quel che riguarda le attività dei settori giovanili;
5. Con la riduzione delle risorse economiche disponibili, sempre di più sarà necessario cercare di garantire servizi importanti per la comunità utilizzando le risorse del terzo settore o delle associazioni di volontariato: è necessario quindi verificare quali risorse sono disponibili e garantire loro tutto il supporto possibile, a partire dall’assistenza all’organizzazione dei servizi in modo da garantire chi si offre per svolgerli dal punto di vista assicurativo, legale, sanitario, ecc..
6. Incentivare la collaborazione fra associazioni di volontariato ed attività economiche (p.e. accordi fra gestori di bar e ristoranti ed organizzatori di manifestazioni sportive, al fine di applicare uno sconto a chi si ferma a pranzo nei locali di Palmanova)
7. Realizzazione di uno spazio “mobile” per la realizzazione di manifestazioni in piazza da parte delle associazioni. Per esempio si potrebbe acquistare un grande tendone, da dare in gestione al gruppo di Protezione Civile locale, che possa essere utilizzato per le emergenze ma anche per essere installato in piazza o in qualsiasi altro luogo per la realizzazione di attività delle associazioni, attrezzandolo semplicemente con un palco alto 30 cm e delle sedie di plastica impilabili (una organizzazione simile a quella che viene realizzata nel periodo natalizio)
8. Istituzione di una “Festa delle Associazioni”: una domenica dedicata alle associazioni presenti nel comune, con stand in piazza e coinvolgimento dei ragazzi di tutte le scuole;
9. In collaborazione con le scuole organizzare dei corsi di “Educazione Civica” per i ragazzi del comune, al fine di sensibilizzarli al rispetto dei beni comuni e cercare di trasmettere un senso di appartenenza alla comunità (al fine, per esempio, di prevenire i vandalismi su parchi giochi o altro che purtroppo accadono anche da noi)
10. In collaborazione con le scuole organizzare dei corsi di “Sensibilizzazione” sui pericoli relativi all’utilizzo delle nuove tecnologie. In altre realtà vengono tenuti da dei Carabinieri che illustrano i rischi economici, di privacy ed anche penali legati ad un incorretto uso delle stesse. Alla fine del corso (1 o 2 incontri con i ragazzi), fanno un incontro con i genitori per riportare le loro impressioni.

Hai letto tutto ? Complimenti !

Questa lista potrebbe continuare, alcune cose ci sono già e funzionano bene, altre si possono realizzare facilmente, altre ancora richiederebbero molto impegno e lavoro.

Quante altre idee ci sono per migliorare il “vivere” nelle nostre comunità ? Lasciateci i vostri commenti, positivi o negativi che siano, e le vostre idee in merito.

E se ritenete alcuni di questi suggerimenti validi, riportateli ai candidati alle prossime elezioni in cui avete fiducia. Ovviamente, maggiore è la richiesta, maggiore è la possibilità che le cose vengano realizzate.

Buona giornata a tutti

Donato

3 commenti:

  1. Bravo Donato! Davvero, le considerazioni che fai e l'elenco che hai stilato mi vedono del tutto d'accordo e in sintonia. Certo alcune proposte temo vadano oltre la auspicabile buona volontà degli amministratori locali, ma comunque è bene che di tutto si tenga conto.
    Una ulteriore proposta che mi sovviene a caldo (ma prometto che ci penserò su ancora per aggiungere altro) è questa: dato che nei prossimi anni è immaginabile una nuova serie di iniziative di edilizia residenziale all'interno di Palmanova (vedi riutilizzo degli spazi delle ex caserme), è auspicabile che nella pianificazione e progettazione di tali nuovi edifici il dimensionamento degli appartamenti tenga conto anche dei nuclei familiari con uno o più figli; tutta la recente edilizia residenziale di Palmanova, infatti, è a misura di single o di famiglia senza figli o con al massimo un figlio.

    A presto con altre idee,
    Stefano

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  2. La risposta sul perchè le politiche per la famiglia ("solo il 23 % ha nel nucleo familiare almeno 1 figlio minore") non interessano alla classe politica la danno le tue statistiche... fin che meno di un terzo delle famiglie ha figli a carico, i voti del rimanenti due terzi della popolazione (che non ha figli a carico), decideranno chi va governare. Puntare sulla famiglia, elettoralmente non conviene. Dal punto di vista della sostenibilità finanziaria delle proposte, essendo la coperta ormai corta, se la tiri sulle politiche familiari lasci scoperto qualcos'altro che può essere, la politica per le imprese. Difendere chi ha bimbi piccoli ed elettoralmente conta il 23% o attuare politiche per il lavoro, l'economia, la qualità della vita per gli adulti senza figli (o per gli adulti in genere visto che tutti lavorano)? Le tue statistiche evidentemente le hanno ben presenti nelle segreterie di partito...

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  3. Ciao, vi segnalo questo post su Palmanova (cliccate sul link).

    Ciao
    Fab

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