martedì 23 luglio 2013

Concerto Banda di palmanova: Colonne Sonore dei Film (27 luglio 2013)

Si invita tutti al Concerto che Sabato 27 luglio 2013 la Banda di Palmanova terrà alle 21.00 nel cortile sul retro del Duomo (si accede dalla piazza o da via Scamozzi).

Sarà un concerto di tutte colonne sonore e musiche da film, con i brani eseguiti dalla Banda e con proiezione di immagini tratte dai film corrispondenti: ci auguriamo che ne risulti uno spettacolo particolare e piacevole per il pubblico.


sabato 15 giugno 2013

Termina l'esperienza di camminare Insieme per l'anno pastorale 2012/13

Ciao carissimi amici.


Ieri sera ci siamo incontrati per l’ultimo incontro di Camminare Insieme dell’anno pastorale 2012-2013.

La serata è stata positiva e ha suscitato molte riflessioni su un linguaggio basilare all’interno del rapporto di coppia : i gesti di servizio. Abbiamo saputo che alcuni si sono anche “portati a casa il lavoro” … e questo ci fa molto piacere.

Come accennato alla fine della serata che si è conclusa con dolci e bibite, riteniamo sia giusto che quello di ieri sera sia stato l’ultimo incontro di Camminare Insieme.

Questo cammino iniziato il 27 febbraio 2007 senza una meta precisa, a nostro parere è giunto al suo termine naturale. In questi anni sono nate amicizie, si sono sviluppati ragionamenti, riflessioni, … sono nate idee e proposte, progetti… Alcune nuove coppie sono entrate a far parte della nostra famiglia cammin facendo, altre ne sono uscite. Rimane vivo il ricordo di ciascuno e la positiva sensazione di amicizia vissuta.

Siamo felici di questo traguardo raggiunto. Abbiamo riletto la traccia preparata per quella prima serata del 2007; abbiamo riletto le nostre condivisioni personali; abbiamo rivissuto le paure per quel debutto … su un terreno “scivoloso e difficile” come la vita di coppia. Riviviamo con tenerezza quelle preoccupazioni pensando a quante vite hanno intrecciato le nostre e a quante riflessioni schiette e profonde abbiamo condiviso assieme. Abbiamo riletto gli obiettivi che ci eravamo dati in quel 27 febbraio e i fatti li hanno abbondantemente superati.

Ora forse gli stimoli da parte della nostra comunità sono diversi; ora forse ci sono altre necessità; ora forse c’è bisogno di aprirsi ad altre coppie ricominciando da zero perché è difficile entrare in un gruppo già esistente; ora forse ci sono altre metodologie di gestione delle serate e quelle tentate sono superate; ora forse bisogna lasciare spazio ad altro; ora forse c’è bisogno di silenzio e riflessione; …

Noi siamo veramente felici di aver vissuto questa avventura assieme a tutti voi !!!!

Ci piace chiudere e ringraziarvi con queste frasi finali tratte dalle nostre riflessioni personali lette il 27-02-2007 :

(Cristina)

… mi è piaciuto passare del tempo assieme a Denis, per provare ad individuare nuovi percorsi per poter continuare a camminare insieme, pensando a quanto ci fa bene parlare di argomenti che nella quotidianità non riusciamo ad affrontare. Voglio quindi accogliere questa nuova sfida, senza crearmi aspettative, ma con il solo desiderio di conoscere nuovi amici, in un ambiente aperto, libero e di crescita.

(Denis)

… la preghiera ci permette di rimettere il risultato, qualunque esso sia, nelle Sue mani; di limitare la superbia personale, ma anche il peso della responsabilità. Riduce il tentativo di prendere meriti che non abbiamo e consente di trovare il coraggio per affrontare cose che riteniamo troppo grandi per noi. L’idea di averLo vicino, ci aiuta a buttare il cuore oltre l’ostacolo e a chiedere pazienza a chi ci sta davanti. Anche ora, il pensiero che il nostro compito è solo quello di seminare, ma è Suo quello di far germogliare qualche cosa in tutti noi, mi rasserena e mi toglie gran parte della tensione…

GRAZIE A TUTTI DELLA VOSTRA AMICIZIA

Cristina e Denis

sabato 8 giugno 2013

Gesti di servizio - 14 Giugno 2013

E’ il linguaggio che ci vede disponibili a compiere qualcosa che il nostro coniuge apprezza, che ci porta a cercare di fargli-le cosa gradita con gesti di attenzione e servizio.

Questo richiede iniziativa, inventiva, organizzazione, tempo, energia, ma solo se lo si fa con spirito positivo, diviene vera espressione di amore.



lunedì 6 maggio 2013

Ricevere Doni - 10 Maggio 2013

Il tema è quello del "Ricevere doni".

In ogni cultura l’offerta di doni sembra parte integrante dell’esperienza dell’amore. Un dono è un simbolo, è qualcosa che possiamo vedere, toccare, tenere in mano e dire “chi me l’ha offerto ha pensato a me”.

I doni sono simboli concreti dell’amore.

Pensiamo al valore dello scambio degli anelli.


martedì 9 aprile 2013

Momenti Speciali - Aprile 2013

Momenti speciali ... con questa espressione si intende la disponibilità ad offrire a qualcuno la propria attenzione, il proprio tempo.

E’ una scelta di “stare con” lui/lei, un guardarsi prestando piena attenzione all’altro. Con questi “momenti” io vado a riempire il serbatoio d’amore dell’altro, per il solo fatto che sono lì con lui/lei. Non conta l’attività che facciamo, conta il fatto che noi ci dedichiamo tempo l’uno all’altra.

Di questi tempi questo è proprio un “linguaggio speciale”, molto raro. Sempre indaffarati nelle nostre individuali attività rischiamo di dare il primato al fare, anche quando siamo insieme!

Incontro: "Testimonianze di Affido Familiare" - 19 Aprile 2013



"Testimonianze di Affido Familiare" - 19 Aprile 2013

Introduzione a cura di:


Francesco Martines Sindaco del Comune di Palmanova

Donato Corcione Presidente dell’Associazione Famigliattiva o.n.l.u.s.

Stefano Bergamasco - Consigliere dell’associazione "Il Focolare"
L’associazione Il Focolare: una rete di solidarietà

Dott.ssa Claudia Zampar - Psicologa – Ambito Distrettuale 5.1 di Cervignano del Friuli
Il progetto affidi dell’Ambito Distrettuale di Cervignano del Friuli

Dott.ssa Elena Mazzocchi - Mediatrice Famigliare
Dott.ssa Tanya Alcini - Psicologa e Psicoterapeuta
Il percorso per l’affidamento familiare

Testimonianze di affido familiare
L’esperienza di alcune famiglie affidatarie. Il racconto di chi ha vissuto l’esperienza dell’affido

Modererà la serata: Monica Del Mondo

Seguirà rinfresco

Nei locali dell’oratorio sarà presente un servizio “baby sitter” per intrattenere i bambini durante lo svolgimento della serata.

Si ringrazia la Parrocchia “SS. Redentore” di Palmanova per il supporto nella realizzazione dell’iniziativa

Per informazioni: www.ilfocolareonlus.it  - info@ilfocolareonlus.it

venerdì 1 marzo 2013

Parole di Rassicurazione - Marzo 2013

Questa settimana non vogliamo inviarvi troppo materiale su cui riflettere. Vi lasciamo solo qualche frase...


A volte non lo si riesce proprio a vedere eppure sembrerebbe così semplice: dobbiamo imparare il linguaggio d’amore principale del nostro coniuge.

Un primo linguaggio è quello di usare parole costruttive. Parole di rassicurazione, di apprezzamento. Sì i complimenti verbali sono dei potenti mezzi per comunicare amore. Sicuramente incentivano l’altro molto più dei mugugni. Per qualcuno è questa la strada principale per “riempire” meglio il suo serbatoio d’amore emozionale. Proviamo a fare un complimento ogni volta che il coniuge fa qualcosa di bello! L’amore non ha come obiettivo ottenere dall’altro ciò che vogliamo noi, ma chiede di operare in vista del bene della persona che amiamo.

Buon fine settimana

venerdì 8 febbraio 2013

I Cinque Linguaggi - Febbraio 2013

Ciascuno di noi comunica in modo diverso. Non si può dire che una forma di comunicazione sia migliore dell’altra. Il problema è : come si fa ad ascoltare ciò che l’altro sta dicendo se parla in modo diverso dal nostro? Ovviamente dobbiamo imparare “un’altra lingua”. Gary Chapman ha scritto un libro molto curioso sui 5 linguaggi dell’amore. In sintesi lui spiega che ci sono 5 modi tramite i quali possiamo comunicare il nostro amore. Ognuno di noi ha un linguaggio preferenziale che tuttavia pensa essere l’unico. E’ come se avessimo imparato un solo dialetto e pensassimo che tutti coloro che ci circondano lo debbano per forza conoscere e capire. La realtà è invece fatta di 5 dialetti base che tutti noi siamo in grado di utilizzare, anche se abbiamo un modo preferenziale di comunicare e desideriamo che l’amore ci venga “trasmesso” in tale modo.
 
I cinque linguaggi sono:
  1. Parole di rassicurazione
  2. Momenti speciali
  3. Ricevere regali
  4. Gesti di servizio
  5. Contatto fisico
 
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Genesi 11,1-9
 
1 Tutta la terra aveva una sola lingua e le stesse parole. 2 Emigrando dall'oriente gli uomini capitarono in una pianura nel paese di Sennaar e vi si stabilirono. 3 Si dissero l'un l'altro: «Venite, facciamoci mattoni e cuociamoli al fuoco». Il mattone servì loro da pietra e il bitume da cemento. 4 Poi dissero: «Venite, costruiamoci una città e una torre, la cui cima tocchi il cielo e facciamoci un nome, per non disperderci su tutta la terra». 5 Ma il Signore scese a vedere la città e la torre che gli uomini stavano costruendo. 6 Il Signore disse: «Ecco, essi sono un solo popolo e hanno tutti una lingua sola; questo è l'inizio della loro opera e ora quanto avranno in progetto di fare non sarà loro impossibile. 7 Scendiamo dunque e confondiamo la loro lingua, perché non comprendano più l'uno la lingua dell'altro». 8 Il Signore li disperse di là su tutta la terra ed essi cessarono di costruire la città. 9 Per questo la si chiamò Babele, perché là il Signore confuse la lingua di tutta la terra e di là il Signore li disperse su tutta la terra.
 
 
 
 

venerdì 4 gennaio 2013

Concerto della Banda di Palmanova - 6 Gennaio 2013


Approfitto della mail per invitare tutti al concerto della Banda Cittadina di Palmanova che si terrà domenica 6 pomeriggio alle 16:00 presso il teatro Modena. Venite numerosi e portate gli amici ... ci terremmo ad avere una bella partecipazione e faremo del nostro meglio per fornire un bello spettacolo! Per info anche sulle altre iniziative: www.bandapalmanova.it

Ancora buon anno a tutti e a presto!

"La Tenerezza" - Gennaio 2013

Come concordato nel corso degli incontri di settembre e con il fine di "anticipare/agevolare" la riflessione in coppia, provvediamo ad allegare il testo introduttivo e la traccia della Parola relativa alla serata dal tema La Tenerezza, che si terrà il giorno 9 novembre p.v.:

LA TENEREZZA

Ripercorrendo gli anni trascorsi insieme viene a volte da chiedersi: cosa è che ci ha sostenuti e aiutati durante tutto questo tempo di vita comune per affrontare con serenità e coraggio le evenienze e gli imprevisti, ma soprattutto la quotidianità, fatta di piccole cose e ripetitività? Certamente l’Amore, che ci ha convinto a suo tempo di poter realizzare con il matrimonio, un progetto di vita. Nel fluire del tempo, ci siamo accorti che assume importanza fondamentale lo spirito di disponibilità. Ognuno di noi ha infatti un proprio carattere ed una propria formazione. Inoltre il carattere stesso può subire nel tempo modificazioni. Possono quindi verificarsi tra di noi notevoli divergenze di pensiero e di criterio di valutazione.

Lo spirito di disponibilità è già presente nella persona ed è attivato dalla tenerezza, espressione dell’Amore, dal desiderio del dono e dall’avvertire, a volte un po' oscuramente, che l’altro può avere bisogno di te. E’ un aiuto insostituibile nel matrimonio. La vita familiare, richiede importanti impegni comuni, il mancato rispetto dei quali porta ad incomprensioni e rottura; non devono però essere annullate o ridotte certe peculiari caratteristiche dell’individuo. Cosa c’è di più bello che comprendere a fondo le aspirazioni dell’altro e aiutarlo a realizzarle?

La tenerezza è la forza più umile, eppure è la più potente, per cambiare il mondo. Non è debolezza, ma forza che sboccia solo in un cuore libero, capace di offrire e ricevere amore. È la manifestazione di due esigenze fondamentali del cuore: desiderare di amare e sapere di essere amati. L’amore nella tenerezza fa sentire l’accoglienza totale della persona amata, facendo gustare la gioia della vicinanza. Una persona non può dirsi adulta se non si sforza di acquisire questo modo di essere e di sentire, che la rende affettuosa, rispettosa, capace di meravigliarsi di fronte al mondo e alla vita, sinceramente partecipe delle gioie e delle sofferenze.

È diffusa l'idea che la tenerezza rappresenti una connotazione quasi solo femminile o comunque poco maschile: qualificante per la donna e squalificante per l'uomo. È un pregiudizio infondato, che va rimosso con energia. Sarebbe come dire che la sensibilità e la capacità di esprimere affetto, l'attenzione alla vita, la dolcezza o la delicatezza sono realtà negate all'uomo. La tenerezza è un cuore palpitante, accogliente, capace di compassione, di benevolenza e di amicizia gratuita. La tenerezza si oppone a due atteggiamenti esistenziali molto diffusi e quasi sempre connessi tra loro: la durezza di cuore, intesa come barriera, muro, rigidità, chiusura mentale, e il ripiegamento su di sé come egocentrismo, incapacità di rivolgersi all'altro diverso da sé, rifiuto di dialogo e di scambio.

La tenerezza misura il grado di umanità raggiunto. La tenerezza come "forza dell'umile amore" è l'umiltà di accettare sé e i propri limiti, facendosi teneri con se stessi; è l'umiltà di accettare gli altri per quello che sono, con bontà di cuore e generosità, facendosi teneri verso di loro. La tenerezza non è per i pavidi o i vili, ma per i forti, per coloro che sono capaci di generosità e di responsabilità.

L’argomento tenerezza, è particolarmente rilevante per la sessualità e per la sua realizzazione in forma pienamente umana, in grado di superare il rischio di una sua riduzione a sola genitalità. La tenerezza offre dunque quello che la sessualità da sola non può dare: offre il senso della meraviglia e della gratuità, la spiritualità dell'amore e della comunione, la gioia stupita dell'incontro. Nella tenerezza, la sessualità conserva la freschezza di un amore sempre colmo di novità. Accettare la tenerezza vuol dire muoversi in una direzione opposta alla cultura di oggi tutta ripiegata sul fare e non sull’essere, una cultura senza stupore; una cultura dove il sapere coincide con il potere, il potere con l’avere e l’avere con l’affermazione narcisistica di sé.

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Osea 11
Quando Israele era giovinetto,
io l'ho amato
e dall'Egitto ho chiamato mio figlio.
Ma più li chiamavo,
più si allontanavano da me;
immolavano vittime ai Baal,
agli idoli bruciavano incensi.
Ad Efraim io insegnavo a camminare
tenendolo per mano,
ma essi non compresero
che avevo cura di loro.
Io li traevo con legami di bontà,
con vincoli d'amore;
ero per loro
come chi solleva un bimbo alla sua guancia;
mi chinavo su di lui
per dargli da mangiare.
Il mio popolo è duro a convertirsi:
chiamato a guardare in alto
nessuno sa sollevare lo sguardo.
Come potrei abbandonarti, Efraim,
come consegnarti ad altri, Israele?
Come potrei trattarti al pari di Admà,
ridurti allo stato di Zeboìm?
Il mio cuore si commuove dentro di me,
il mio intimo freme di compassione.
Non darò sfogo all'ardore della mia ira,
non tornerò a distruggere Efraim,
perché sono Dio e non uomo;
sono il Santo in mezzo a te
e non verrò nella mia ira.
Seguiranno il Signore

ed egli ruggirà come un leone:
quando ruggirà, accorreranno
i suoi figli dall'occidente,
accorreranno come uccelli dall'Egitto,
come colombe dall'Assiria
e li farò abitare nelle loro case.
Oracolo del Signore.

Buona riflessione...

e buona serata.